The Path of Light. Ritual Music of the Tibetan Bon

BÖN: l'arcaica religione del Tibet

Sabato 13 dicembre, ore 18
Associazione VersOriente,
Vicolo Cellini, 17 - 00186 Roma
info 06.6893506
infoversoriente@gmail.com

Un incontro dedicato alla spiritualità prebuddhista del Tibet, con l'antropologo Martino Nicoletti In occasione dell'evento, introdotto dall'etnomusicologo Daniele Sestili, verrà presentato il nuovo libro-CD The Path of Light, dedicato alla musica liturgica Bon.

L'iniziativa, destinata a divulgare e sostenere le attività dei monasteri bonpo del Nepal, sarà accompagnata dalla proiezione del video, di M.Nicoletti, Chod. Il sacrifico di sé, e dall'ascolto di brani del CD.




BÖN: l'arcaica religione del Tibet

Il Coordinamento Donne di Montagna e Borgatti Edizioni Musicali di Bologna presentano:

BÖN: l'arcaica religione del Tibet

Domenica 7 dicembre, ore 17  
Libreria Il Portale  Viale Regina Margherita, 63
Cagliari  
info 070.682201

Domenica 7 dicembre 2008 alle 17 alla Libreria Il Portale di Cagliari (viale Regina Margherita, 63) è in programma un incontro con l'antropologo Martino Nicoletti dedicato alla spiritualità prebuddista del Tibet. Nel corso della conferenza verrà presentato il nuovo libro-cd “The Path of Light” dedicato alla musica liturgica Bon. L'iniziativa, destinata a divulgare e sostenere le attività dei monasteri bon-po del Nepal, sarà accompagnata dalla proiezione del video "Chod. Il sacrifico di sé" di Martino Nicoletti e dall'ascolto di brani del cd.

“The Path of Light” – primo cd della serie “Sound’s Seeds in the Autumn of Power” ideata e diretta da Martino Nicoletti e distribuita dall'etichetta Borgatti Edizioni Musicali – rappresenta un ampio e approfondito itinerario attraverso la musica rituale del Bon, la religione prebuddhista del Tibet, una delle tradizioni spirituali meno note dell’Asia. Costituita da un cd e da un ampio ed elegante booklet a colori – oltre cento pagine corredate da testi e fotografie volte ad offrire un’ampia introduzione alla storia, la filosofia, i miti, la ritualità, gli strumenti musicali tradizionali della religione Bon – l’opera costituisce una vasta antologia dedicata alla musica liturgica di questa specifica tradizione spirituale tibetana.

Interamente registrato dal vivo nel monastero Bon di Triten Norbutse in Nepal, il cd – realizzato con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e del Comitato Ev-K2-CNR – raccoglie una rarissima selezione di canti, musiche e mantra appartenenti, in massima parte, al cammino esoterico dello Dzogchen, o Grande Perfezione. Autentica gemma dell’opera è l’esecuzione collettiva del chö, rituale meditativo di auto-sacrificio, così come si trova diffuso nella tradizione bon-po.

Oltre al valore scientifico e divulgativo, la pubblicazione dell’opera è destinata a sostenere le attività di salvaguardia culturale del monastero Bon di Triten Norbutse.

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Un’opera dedicata alla musica rituale del Bon, la religione prebuddhista del Tibet

Prima che la religione Buddhista venisse ufficialmente introdotta in Tibet nel VII sec. d.C., la popolazione tibetana professava una propria fede autoctona, nota con il nome di Bon.

Seppur diffusa in Tibet, le antiche fonti documentarie associano l’origine del Bon alla mitica regno di Olmo Lungring, nel Tazig, territorio che gli studiosi di oggi tendono ad identificare con una ampia, non meglio precisabile, area collocabile tra Asia Centrale e Persia settentrionale. Secondo la tradizione, in questo antico regno sarebbe infatti apparso Tonpa Shenrab Miwo, l’essere risvegliato, il buddha illuminato, a cui si attribuisce la diffusione delle dottrina religiosa bon-po.

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La tradizione musicale liturgica del Bon

Nella cultura religiosa bonpo la recitazione di testi liturgici - quasi sempre accompagnata o intercalata da musica strumentale - costituisce il pilastro fondamentale su cui si fonda la pratica rituale monastica.

La recitazione segue di norma tre differenti moduli: la forma recto-tono priva di intonazioni specifiche (sar-’don), quella che prevede la formula d’intonazione (ke) e quella, infine, che implica l’impiego del canto (gyer).

Per quanto attiene la dimensione propriamente strumentale, la tradizione bonpo conosce una serie di strumenti musicali – la maggior parte dei quali presenti anche nella corrispettiva ritualità buddhista – suddivisibili secondo tre generali categorie: idiofoni (trol wa), strumenti a percussione (drung wa) e strumenti a fiato (büd pa).

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